4° Principio
4° PRINCIPIO
"Quando hai il buio
intorno a Te e dentro di Te
affidati con fiducia
a chi cammina con te!"
(4° princìpio della Comunità in Dialogo)
"La fiducia è un sentimento complesso che rivela tanti aspetti.
Prima di tutto bisogna avere fiducia in sé stessi e poi guardare con ottimismo l’intera umanità.
La fiducia non è una dote innata nell’essere umano
ma è un valore
che viene costruito piano piano nel corso della vita
attraverso delle scelte.
Se pensiamo ad un bambino, lui ha fiducia nella madre o chi per lei, poi crescendo, si distacca e iniziano a subentrare nella sua mente elementi che inquinano e trasformano l’adolescente, per alcuni aspetti, in una persona diffidente e ipercritica.
Poi, con il passare del tempo, acquistare fiducia sarà un atto di coraggio e, decisamente,
una scelta di vita!
Le persone sfiduciate in genere, sono persone che hanno poca fiducia in sé, o persone che hanno difficoltà di adattamento, i depressi o gli autodistruttivi, i paranoici e tutti gli immaturi in genere.
Quindi possiamo dire che chi non ha fiducia in se stesso non riesce a darla agli altri, chi non ha trovato il positivo in sé, non lo riconosce negli altri.
Due elementi fondamentali per la fiducia sono: la rettitudine e la benevolenza.
La rettitudine ci fa scoprire sempre la verità che c’é in ognuno, senza aspettarci che uno sia tutta la verità.
La benevolenza ci fa riconoscere e partecipare al bene che ciascuno esprime nelle sue uniche situazioni, senza pretendere il bene che non mi può dare: solo Dio è tutto il Bene.
Questi sono elementi indispensabili per la fiducia stessa.
Tutto questo si può ottenere attraverso il dialogo con l’altra persona, questo incontro di due esseri umani che cercano di ottenere a vicenda, la comprensione per quello che possono essere o per quello che si sono vissuti.
Il dialogo
non è comunicare solo con le parole,
ma un accogliersi
attraverso
il più profondo ascolto!
E' comunicare anche con semplici gesti, o quando serve, anche con silenzi;
l’importante è che l’altra persona avverte questo, perché quando c’è questo, c’è comunicazione profonda fra esseri umani che hanno fiducia l’uno dell’altro e sanno apprezzare le parole, i gesti che un amico può fare.
Tutto questo viene a cadere quando si sente che dall’altra parte c’è diffidenza o disinteresse.
In quel momento la persona si chiude
e non riesce a dare quella fiducia che prima gli sembrava di sentire!"